Il D. Lgs 18/2023, specifica che il gestore della rete idrica pubblica è responsabile della qualità dell’acqua erogata fino al punto di consegna, inteso come il punto in cui si verifica l’allaccio del condominio.
Dal contatore in poi l’impianto è di proprietà del condominio e la responsabilità di garantire che i requisiti di potabilità siano mantenuti lungo tutta la rete idrica condominiale fino ai rubinetti delle singole utenze passa all’amministratore del condominio.
Ciò in conseguenza del fatto che l’amministratore è il custode dei beni condominiali, della cui conservazione e degli effetti che gli stessi possono produrre ed è responsabile del danno cagionato da cattiva custodia (Art. 2051 del codice civile).
Nei casi in cui i parametri analitici dell’acqua che fuoriesce dai rubinetti non siano entro i limiti di legge, sebbene al punto di consegna questi vengano rispettati, la ASL di competenza territoriale potrà imporre, ai fini della tutela della salute pubblica, l’esecuzione di interventi finalizzati a migliorare la qualità dell’acqua erogata e ripristinare i parametri imposti dalla legge.
Per ulteriore chiarezza, secondo la circolare emessa dal Ministero della Sanità in data il 10/06/2004 gli amministratori non hanno l’obbligo di controllare analiticamente l’acqua ma, essendo presente tra i loro compiti la corretta gestione degli impianti idrici e delle cisterne dell’acqua eventualmente presenti, rimangono responsabili della qualità dell’acqua distribuita nell’edificio da loro amministrato, con le relative sanzioni previste dalla legge nel caso in cui si verificassero episodi di non conformità alla normativa vigente causati da una cattiva o mancata gestione.
A seguito di ciò è fortemente consigliato agli amministratori verificare periodicamente (almeno annualmente) la qualità dell’acqua specie in presenza di possibili sorgenti inquinanti, quali serbatoi di accumulo (che comunemente divengono dei veri e propri incubatori per i vari microrganismi e batteri patogeni in grado di provocare infezioni) o vecchi impianti che presentano cessioni nei materiali utilizzati nella realizzazione delle linee di adduzione (ad esempio cessione di Piombo).
Per quanto riguarda i batteri patogeni un esempio molto conosciuto riguarda la legionella, che può manifestarsi con diverse espressioni cliniche: forme lievi asintomatiche, sindromi pseudo influenzali e forme gravi di polmonite).
Per ulteriori informazioni e preventivi (prepariamo pacchetti personalizzati a seconda delle vostre necessità e della vostra rete idrica) potete compilare brevemente il campo nella sezione contatti.